Health Literacy in Europa
L'Health Literacy in Europa
"Health Literacy" è un concetto che possiamo tradurre in italiano con "alfabetizzazione alla salute" o "competenze per la salute". Se ne è parlato in un worshop organizzato dal Science and Technology Options Assessment (STOA) del Parlamento Europeo il 1° luglio scorso.
I pazienti sono sempre più indipendenti perché in grado di monitorare la propria salute utilizzando le applicazioni mobili, non solo per il monitoraggio di problemi gravi come l'insufficienza renale, ma anche per smettere di fumare, bere più acqua e fare più esercizio fisico. L'incontro, ospitato dal Parlamento Europeo a Bruxelles, ha raccolto vari esperti proprio per discutere e apprendere nuovo modalità e tecnologie per responsabilizzare i pazienti e migliorare la cultura della salute.
Capire bene quel che ti spiega il medico o l'infermiere, capire le indicazioni terapeutiche di un farmaco, aiuta i pazienti ad evitare problemi e a seguire correttamente prescrizioni e consigli. Con una scarsa "Health Literacy" è possibile che si acceda di meno ai servizi di prevenzione (dalla mammografia ai vaccini antiinfluenzali, per fare due esempi), che si sappia poco come gestire la propria malattia, che si abbia difficoltà nello spiegare i sintomi della malattia e nel comprendere le spiegazioni del medico e le indicazioni terapeutiche.
I lavori sono stati aperti dal parlamentare europeo Paul Rübig, presidente dello STOA , che ha sottolineato l'importanza dell'Health Literacy e ha invitato a lavorare anche sulla legislazione per proteggere la privacy". Roberto Bertollini, rappresentante dell'Organizzazione Mondiale della Sanità presso l'Unione europea, ha parlato della semplificazione dei sistemi sanitari per contribuire a migliorare la salute di alfabetizzazione, perché anche le persone con una buona preparazione possono avere difficoltà nei rapporti con il sistema sanitario. I partecipanti hanno discusso pratiche sanitarie come l'e-health (la salute tramite mezzi informatici) e la m-health (mobile health). L'E-health, che è approvata dal Parlamento, ruota attorno ai dispositivi elettronici e di comunicazione. Per esempio, i pazienti possono accedere ai propri dati medici su internet, e ciò li rende meglio informati sulla loro salute e facilita anche la comunicazione tra operatori sanitari e pazienti. Secondo Marc Lange, dalla Associazione europea di sanità telematica la "e-health" sta per cambiare il comportamento dei pazienti e dei sistemi sanitari e sposterà il luogo di cura dagli ospedali all'assistenza domiciliare e anche alle tasche dei cittadini (con riferimento all'uso degli smartphone). Anche Kaisa Immonen-Charalambous, dell'European Patient's Forum, ha sottolineato l'importanza di un ruolo più attivo e consapevole del paziente, in particolare del paziente con malattie croniche, che si trova a doversi districare o in un mare magnum di informazioni, tra le quali è difficile individuare il percorso giusto, o in una carenza di informazioni.
Da questo link è possibile prendere visione del programma, ascoltare lo svolgimento dei lavori e vedere le diapositive presentate.
Lorenza Saini
7 luglio 2015