Premio Zanibelli 2015
Assegnato il Premio Zanibelli 2015
Ha vinto Caterina Simonsen con il libro autobiografico "Respiro dopo respiro".
Quattro malattie rare, per le quali non c'è cura, la costringono attaccata a un respiratore per diverse ore al giorno e a costanti visite in ospedale e all'assunzione di molte medicina. Tempo fa un suo intervento sul web a sostegno della ricerca, quella che si basa anche sulla sperimentazione animale e che le ha regalato anni di vita, ha scatenato le reazioni violente degli animalisti fondamentalisti che l'hanno coperta di insulti e di minacce.
Il Premio, ormai alla sua terza edizione, è stato istituito in ricordo del direttore Comunicazione e Relazioni Istituzionali di Sanofi, Angelo Zanibelli, scomparso nel 2012, per promuovere la letteratura come strumento di divulgazione sui temi della salute. Cinquanta le opere in concorso valutate dalla giuria in questa edizione, cinque i finalisti selezionati e tra i quali la Giuria ha scelto nel corso della cerimonia che si è svolta l'8 ottobre a Palazzo Farnese a Roma, sede dell'Ambasciata di Francia, nel Salone dell'Ercole Farnese, uno dei magnifici ambienti di Palazzo Farnese, vicino a Campo de' Fiori.
"Riconoscere la ricchezza e il valore del racconto nella esperienza della malattia, ci avvicina al paziente e ci consente di conoscerlo attraverso le sue parole. Proprio questo è stato lo spirito della terza edizione del Premio Zanibelli promosso da Sanofi"- ha spiegato Fulvia Filippini, Direttore Public Affairs Sanofi Italia - "Oggi il paziente ha una maggiore consapevolezza della malattia. Vuole essere ascoltato, partecipare al percorso di cura, condividere la sua storia, anche grazie ai nuovi strumenti digitali".
"Molti pensano che la malattia, una come la mia specialmente, sia sintomo di tristezza e rassegnazione. Una sorta di attesa – ha commentato Simonsen - Invece è tutto il contrario". Il suo libro è stato scelto dalla Giuria presieduta da Gianni Letta, con la partecipazione del Sottosegretario al Ministero della Salute, On. Vito De Filippo, in qualità di Giurato D'Onore, e un membro della famiglia Zanibelli come Giurato di diritto, e dell'Ambasciatrice di Francia, Madame Catherine Colonna. Secondo la Giuria il libro di Caterina Simonsen ha rappresentato al meglio lo spirito del premio: "dare voce a chi, con tenacia, lotta ogni giorno contro una patologia e si impegna in prima persona per la ricerca di una cura".
Nel corso della serata il Premio "Progetto Trasparenza Digitale" è stato assegnato ad Alessandra Caciolli, per il progetto "Un network per la trasparenza" (per migliorare la trasparenza nella comunicazione tra l'azienda farmaceutica e i propri interlocutori esterni – pazienti, medici e istituzioni), mentre il premio "Personaggio dell'anno" è stato consegnato a Don Dante Carraro, medico e sacerdote che si è distinto in ambito sanitario per l'impegno e l'esempio dimostrato nella gestione dell'epidemia di Ebola in Sierra Leone.
La giuria del premio ha anche ricordato, con una menzione speciale, il Generale di Divisione Cosimo Piccinno, Comandante dei Carabinieri per la tutela della salute, recentemente scomparso. La targa è stata consegnata alla moglie e alla figlia dal Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri, Tullio del Sette.
Nell'attesa delle decisioni della Giuria il giornalista Antonio Polito ha moderato un dibattito su alcuni temi di salute con il Sottosegretario al Ministero della Salute, On. Vito De Filippo, e il presidente e amministratore delegato di Sanofi, Alexander Zehnder.
Lorenza Saini
9 ottobre 2015