Scrambler Therapy e dolore cronico

Scrambler Therapy e dolore cronico

Nel dolore cronico il sistema nervoso subisce condizionamenti che fanno sì che il dolore persista in modo sproporzionato rispetto al motivo che lo ha provocato: in queste condizioni il dolore perde il suo significato di allarme, la sua utilità di segnale e diventa una malattia vera e propria. La medicina negli ultimi anni ha iniziato ad occuparsi in modo più sistematico del problema del dolore e moltiplicando le modalità di approccio ha dato vita ad un complesso mosaico di opportunità terapeutiche.

La Scrambler Therapy è un metodo innovativo nel trattamento del dolore cronico, differente, ad oggi, da ogni altra modalità di trattamento, in grado di offrire soluzioni efficaci e persistenti. Nelle situazioni di dolore cronico, specialmente se la risposta ai farmaci analgesici è fallimentare, o se il loro utilizzo non è possibile per controindicazioni, intolleranze o allergie, la Scrambler Therapy può rappresentare un valido ed efficace metodo di trattamento del dolore, affiancandosi o intervenendo al posto delle terapie tradizionali.
Si tratta di un dispositivo che agisce attraverso l'applicazione sulla pelle di elettrodi che erogano corrente a bassissima intensità. Ha cinque canali che possono essere utilizzati in numero variabile, secondo le differenti condizioni cliniche.
La terapia agisce sul segnale dolore che viene inviato al cervello, gli stimoli elettrici inviano informazioni di "non dolore" al cervello, che quindi non percepisce più la sensazione di dolore.
Il risultato di sollievo dal dolore è immediato, e deve essere così perché in caso contrario significa che la posizione degli elettrodi non è adeguata e va cambiata. Proprio l'immediatezza dei risultati consente una valutazione di ritorno al medico o al tecnico per verificare la correttezza del trattamento ed è importante per il paziente che percepisce con chiarezza l'efficacia.
Se gli elettrodi sono correttamente posizionati il paziente non percepisce dolore o fastidio ma solo un formicolio che diventa rilassante e piacevole. Ogni seduta non dovrebbe durare meno di 30 minuti e di norma dura 45 minuti. Il trattamento si ripete ogni giorno per 15 giorni.
Al termine della prima seduta l'effetto dolore, che può scomparire del tutto durante l'erogazione della terapia, può ripresentarsi, ma di norma in misura sempre minore man mano che le sedute si susseguono. Al termine del trattamento si dovrebbe ottenere un'efficacia stabile sul dolore per cui è stato effettuato. In certe situazioni l'efficacia è totale e duratura. In altre situazioni più complesse il dolore può ripresentarsi a distanza di tempo più o meno lungo.
Una raccomandazione importante: la Scrambler Therapy deve essere usata solo da personale esperto, non per ragioni di sicurezza ma di efficacia. Ad ogni seduta successive si rivaluta la posizione degli elettrodi e l'intensità dello stimolo, poiché l'intensità del dolore residuo e l'area di dolore variano per estensione e rappresentazione. Può accadere che gli schemi di posizionamento si modifichino anche in modo radicale nella prosecuzione delle sedute. Alcune sedi richiedono stratagemmi di posizionamento per ragioni anatomiche e neurologiche legati al distretto e alla tipologia di dolore.
Per quanto riguarda le interferenze con le terapie farmacologiche o dispositivi elettrici, le correnti erogate sono a bassa intensità, e il loro meccanismo può interferire con pacemaker, defibrillatori cardiaci o altri neurostimolatori (come quelli per il morbo di Parkinson, o per problematiche vascolari periferiche).
Non esistono effetti avversi con le terapie farmacologiche, durante la terapia possono essere assunti tutti i farmaci necessari secondo i dosaggi abituali e le modalità di somministrazione. Solo i pazienti che assumono farmaci anticonvulsivanti potrebbero avere una riduzione di efficacia del trattamento, proprio perché lo scopo della terapia Scrambler è di deprimere la conduzione nervosa degli impulsi. Se questi farmaci sono assunti per fenomeni epilettici non possono essere interrotti, se sono invece assunti per alcune sintomatologie dolorose, come nevralgia trigeminale, neuropatie periferiche, che sono quelle per cui si effettua la terapia, andrebbe valutata la loro sospensione, almeno temporanea. La terapia farmacologica va quindi valutata prima di iniziare la Scrambler Therapy.

Riccardo Rinaldi, Maria Rosciano, Roma
www.centroterapiadeldolore.com

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