Prevenzione dell'emicrania con Cefaly ®. Revisione dei dati

Prevenzione dell'emicrania con Cefaly ®. Revisione dei dati

Dalla letteratura scientifica

 

Al momento attuale, fra i differenti metodi di di neurostimolazione non invasiva, esistono dati scientificamente validi solo per la stimolazione transcutanea del nervo sopraorbitario (t-SNS) fatta con il Cefaly ®, tanto da consentirne l'approvazione da parte dell'FDA.
In uno studio in doppio cieco, randomizzato, controllato, su 67 pazienti con emicrania episodica, il 50% di riduzione a 3 mesi era significativamente maggiore nei pazienti trattati attivamente, di quanto non fosse in quelli trattati con placebo (falsa stimolazione). Anche la frequenza dei giorni di attacco acuto era significativamente minore nei pazienti con trattamento attivo, sebbene la severità della cefalea non fosse diminuita. Nel gruppo con trattamento attivo il consumo di anti-emicranici è risultato ridotto del 36,7%. Ulteriori analisi statistiche hanno messo in luce che tale trattamento è più efficace quanto maggiore è la frequenza degli attacchi di cefalea. In uno studio di follow-up in 2313 pazienti che usavano Cefaly® si è dimostrata una quantità di effetti collaterali non significativa né per quantità né per qualità. Il rapporto fra efficacia e sicurezza è stato, quindi molto favorevole, quando raffrontato a quello dei farmaci anti-emicranici. L'efficacia di questo trattamento in pazienti con bassa frequenza di attacchi è stata recentemente dimostrata in uno studio randomizzato, in aperto. Secondo dati preliminari, ottenuti con tomografia ad emissione di positroni, il Cefaly® sembra esercitare la sua efficacia anti-emicrania aumentando la attività in aree cruciali del sistema limbico e su alcune parti della corteccia cerebrale.

Lo studio è apparso su Pain and Therapy. Per approfondire clicca qui

Antonella Paladini
29 dicembre 2015