Raccomandazioni FDA per oppiacei con proprietà abuso-deterrenti

Raccomandazioni FDA per oppiacei con proprietà abuso-deterrenti


La Food and Drug Administration americana ha elaborato un aggiornamento delle raccomandazioni per le aziende produttrici di farmaci oppiacei su come dovrebbero essere condotti e valutati gli studi per determinare se una data formulazione ha proprietà abuso-deterrenti.


Abbiamo chiesto un commento al professor Giustino Varrassi, presidente deIla Fondazione Procacci e della European League against Pain, con una consolidata esperienza di consulente in commissioni e focus group sugli oppiacei.

«I dati provenienti dalla realtà prescrittiva e dell'uso di oppioidi degli USA hanno generato senza dubbio delle giuste e inevitabili reazioni, anche da parte delle aziende. La ricerca, mirante a definire meglio le origini dei rischi e le possibili soluzioni, comincia a dare i primi risultati. Ancora una volta, come sempre accade, la leva che viene utilizzata dal mercato americano è quella economica. Questa volta, però, ci sono importanti aspetti di sicurezza nell'uso dei farmaci (e non solo oppioidi) che meritano la massima attenzione – ci ha spiegato il prof. Varrassi-. Ogni medico al mondo desidera che i farmaci che prescrive ai propri malati siano sicuri e diano ottimali risultati. Resta quindi inalterato il principio del "primum non nocere". Nel caso degli oppioidi questo principio si estende anche a chi sta intorno ai malati, tutti potenziali abusatori.»
Quindi, ben venga ogni novità mirante a rendere più sicuro l'uso di questi farmaci che, come tutti i farmaci altamente efficaci, hanno anche molti potenziali effetti collaterali e possono generare complicanze?
«Certamente queste raccomandazioni sono importanti per incoraggiare filoni di ricerca e di mercato. Ben vengano gli uni e gli altri. Qualsiasi cosa sia indirizzata in modo etico ed efficace alla salvaguardia della sicurezza e alla cura dei nostri pazienti è sempre vista con grande favore dalla classe medica, in particolare quando si parla di pazienti fragili e affetti da pluripatologie, spesso necessitanti di terapie complesse e plurime.» (LS)

Il documento, di 26 pagine, è consultabile online.

Fondazione Paolo Procacci onlus

Via Tacito 7 - 00193 Roma - Email: info@fondazioneprocacci.org

Fondazione Paolo Procacci - Tutti i diritti riservati - Realizzazione Geniomela.it

Privacy e Cookie Policy

Al fine di fornire la migliore esperienza online questo sito utilizza i cookies. Continuando la navigazione nel sito, l'utente ne accetta il nostro utilizzo a fini puramente tecnici.